Stabile ma troppo elevato il rischio di povertà nell’Ue

in Europa e Mondo

Riguarda circa un quarto della popolazione, 119 milioni, secondo i dati Eurostat

Euronote n.3 / Ottobre 2016

Nonostante la maggior parte degli Stati membri dell’Ue stia faticosamente uscendo dalla crisi, la povertà e l’emarginazione sociale restano un problema rilevante, dal momento che circa 119 milioni di persone sono a rischio di povertà o esclusione sociale, cioè il 23,7% della popolazione dell’Ue. I bambini e i giovani sono i più colpiti, con la povertà che incide sulle vite di 25 milioni di minori in Europa. «Il modo migliore per contrastare la povertà e l’esclusione sociale è promuovere la crescita e l’occupazione» affermano i responsabili della Commissione europea, ricordando come proprio per questo è stato lanciato il piano di investimenti per l’Europa ed è stata posta al centro dell’agenda dell’Ue la questione di un’Europa più sociale. «Abbiamo presentato iniziative concrete e continueremo a farlo. Nove milioni di giovani hanno già beneficiato della garanzia per i giovani, che è stata recentemente integrata con ulteriori 2 miliardi di euro per aiutare altri 2 milioni di giovani. Tramite il Fondo sociale europeo destiniamo almeno il 20% alle azioni volte a combattere la povertà e l’esclusione sociale e, nel quadro del semestre europeo, la Commissione ha posto maggiormente l’accento sulle priorità sociali. Anche la creazione di un pilastro europeo dei diritti sociali contribuirà a tradurre la nostra agenda per l’equità sociale in ulteriori azioni concrete» hanno dichiarato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis e la commissaria Marianne Thyssen in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà, il 17 ottobre.

Secondo l’European anti poverty network (Eapn), la più grande piattaforma anti-povertà in Europa che rappresenta oltre 6000 organizzazioni in 31 Paesi, al momento però «non si vedono proposte su come l’Unione europea garantirà che le politiche economiche e sociali lavorino insieme per ridurre urgentemente le disuguaglianze sociali e abbiano un impatto significativo sui livelli inaccettabili di povertà e di esclusione sociale che colpiscono quasi un quarto della popolazione dell’Ue».

Si torna ai livelli pre-crisi, ma non in tutti i Paesi …⇒ continua a leggere su euronote.it