Il saluto della Cgil Lombardia a Giovanni Bianchi

in UFFICIO STAMPA

E’ scomparso all’età di 77 anni Giovanni Bianchi, Presidente dell’associazione nazionale Partigiani Cristiani e, dal 1987 al 1994, presidente nazionale delle Acli.

Nato a Sesto san Giovanni, insegnante di storia e filosofia, aveva iniziato la sua lunga militanza politica nella Democrazia Cristiana, per la quale fu consigliere comunale nella sua città dal 1964 al 1969 e poi Parlamentare. Impegnato parallelamente nelle Acli, nel 1972 diviene presidente regionale lombardo, carica che gli verrà confermata per numerosi mandati.

Dopo il congresso di Roma del 1985 viene chiamato nella presidenza nazionale delle Acli per assumere la carica di vice presidente con delega alla formazione. Nel 1987 diventa presidente nazionale, incarico riconfermato nei congressi nazionali di Milano del 1988 e di Roma del 1991. Dal 1994 al 2002 aderisce al Partito Popolare Italiano; nel 2002 entra nel gruppo della Margherita che nel 2007 confluisce nel Pd. Dal 2007 al 2017 è stato segretario provinciale di Milano del Partito Democratico.

E’ stato fondatore e presidente, dal 2000 del Circolo Dossetti di cultura e formazione politica. Dal 2004 presidente del CESPI (Centro Studi Problemi Internazionali) con sede in Sesto San Giovanni, nel 2012 ha assunto la carica di Presidente dell’associazione nazionale Partigiani Cristiani.

Con lui se ne va una figura prestigiosa della politica e della cultura democratica del nostro Paese. Giovanni Bianchi era un fine intellettuale cattolico cresciuto e formatosi nella “Stalingrado d’Italia”, al suono delle sirene delle fabbriche che, come spesso ricordava, tanto contribuirono a dargli consapevolezza e conoscenza della fatica quotidiana di chi lavora.

Il lavoro, la sua centralità, la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, insieme alla difesa della democrazia e all’impegno costante per la pace che ha esercitato direttamente nei luoghi devastati dalla guerra, sono stati il cuore della sua appassionata e ricchissima storia politica.

Nel messaggio di cordoglio che la Cgil Lombardia ha inviato ai famigliari si legge: “Abbiamo conosciuto Giovanni in tante occasioni. E’ stato per noi una figura importante di uomo delle istituzioni, presidente di un’associazione con cui la CGIL ha sempre collaborato, e ora impegnato a tramandare la memoria alle nuove generazioni.

Lo ricorderemo come uno di noi.

Un abbraccio ai familiari da parte dei compagni e delle compagne della CGIL Lombardia”.

 

Milano 24 luglio 2017