Referendum, grande opportunità. Esperienza come percorso di ricerca e acquisizione di nuovo sapere

in Referendum per il lavoro 2017, UFFICIO STAMPA

L’iniziativa referendaria oltre ad essere una nuova esperienza per la nostra organizzazione e di vitale importanza per gli sviluppi del nostro futuro, è da subito una grossa opportunità.

 

Come si legge nell’editoriale della newsletter Tras-FormAzione n.1/2017  “stiamo sperimentando nuove forme organizzative e comunicative, ed anche una nuova lingua che permetta ad un’organizzazione sindacale di massa come la nostra, di affrontare le trasformazioni e di mettere a punto le conoscenze tecniche necessarie e adeguate per farlo.”

Il banco di prova è la campagna referendaria per i due Si su voucher e responsabilità solidale negli appalti che, oltre ad essere un’esperienza del tutto inedita per la nostra organizzazione e di vitale importanza per il nostro futuro, è una grande opportunità.

La CGIL, cimentandosi con questo compito nuovo, deve ripensarsi nel quadro di una visione davvero confederale, riaffermando quelle motivazioni identitarie e quel senso di appartenenza che consentano a tutti, dal gruppo dirigente al quadro attivo, di operare per una forte causa comune e un obiettivo alto come l’affermazione della dignità e dei diritti nel lavoro.

Il confronto diretto con la realtà sociale e le sue espressioni porta ad acquisire modalità, competenze e tecniche operative non tradizionalmente sindacali che costituiscono per la CGIL un arricchimento. Più in generale la campagna referendaria, che oggettivamente restituisce visibilità e senso positivo del nostro agire nella società è un’occasione da non perdere; quello che Trasformazione”, nell’editoriale del suo primo numero definisce  “uno shock necessario per destrutturare e ricomporre un’organizzazione che deve fare i conti con modificazioni strutturali e culturali continue e rapide, cambiamenti non più governabili con gli strumenti tradizionali, non più intellegibili attraverso i modelli e le categorie finora utilizzate”.

In altre parole leggere correttamente i fenomeni per poterli comprendere ed affrontare, trovare linguaggi nuovi per farsi comprendere meglio da una società che pone ai margini il lavoro, rendendolo sempre più atipico, frantumato e precario.

La campagna referendaria che stiamo affrontando ci offre dunque l’occasione di confrontarci con il cambiamento già avvenuto e con quello in corso, coi suoi punti di vista, le sue richieste, le sue modalità comunicative, i suoi segni e i suoi sensi. Saper sfruttare questa opportunità impostando l’esperienza come un percorso di ricerca e di acquisizione di nuovo sapere, costituisce una grossa ricchezza e una base sulla quale rilanciare, sul terreno culturale e della formazione, come su quello organizzativo, la nostra sfida per il futuro. Senza dubbio “Trasformazione” può rivelarsi, in questo quadro, uno strumento utilissimo.  

 

Milano, 27 febbraio 2017