Il Primo Maggio in Lombardia

in UFFICIO STAMPA

Come in tutta Italia, anche il Lombardia è stata significativa la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alle iniziative di celebrazione del Primo Maggio. I tre segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Lombardia, Elena Lattuada, Ugo Duci e Danilo Margaritella hanno espresso soddisfazione per la riuscita delle manifestazioni.

“Da Portella della Ginestra, dove i sindacati confederali hanno festeggiato il Primo Maggio – ha detto Elena Lattuada (Cgil) – alle piazze lombarde, per rinnovare il grande impegno in difesa del lavoro, per un mondo più eguale, per riaffermare i diritti e le tutele per uomini e donne di ogni età, di ogni etnia, dipendenti o indipendenti, in qualsiasi luogo operino”. 

“Un Primo Maggio sentito, da Portella della Ginestra fino ad ogni città e cittadina lombarda, in cui lavoratrici e lavoratori sono scesi in piazza per reclamare un diritto che garantisca dignità alle persone: il diritto al lavoro – ha detto Ugo Duci (Cisl) -. Un Primo Maggio in cui nel pensiero di tutti, dei genitori come dei nonni, al primo posto sono i ragazzi e i giovani, a cui dobbiamo e vogliamo garantire un futuro di lavoro e di realizzazione dei loro sogni”. 

“Siamo di fronte a una ripresa piccola e da parte delle imprese non c’è ancora un impulso agli investimenti; noi dobbiamo porre  con forza  il bisogno di individuare delle soluzioni che rilancino l’economia e i salari e pensioni dei lavoratori attraverso una manovra seria sul fisco e sulle tasse, rimettendo al centro la dignità dei lavoratrici e lavoratori e dei pensionati” ha dichiarato Danilo Margaritella (Uil).

 

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IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL SUSANNA CAMUSSO SCRIVE ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI DELLA KFLEX IN LOTTA PER IL LORO POSTO DI LAVORO.

Carissimi,

Sono ben consapevole che oggi per voi e per le vostre famiglie non è un giorno felice come invece dovrebbe essere.
Lo ricorderete per quei telegrammi che la vostra azienda ha inviato proprio alla vigilia della festa dl primo maggio.

La K-Flex, senza alcuna ragione, se non quella del profitto, ha deciso di trasferire in un altro Paese le produzioni che da sempre svolgeva in Italia. Ha tolto il lavoro a chi in questi anni ha contribuito in modo determinante con fatica, con impegno e competenza a farla crescere.

So, come lo sapete voi, che far tornare l’azienda sulle proprie decisioni sarà difficile. Quel che è certo, ciò di cui potete essere sicuri è che la Cgil farà di tutto perché si trovi una soluzione diversa. Faremo pressioni sul Governo, a cominciare dal Ministero dello Sviluppo Economico, perché finalmente si facciano seri provvedimenti sulle delocalizzazioni.
Non può essere che un’azienda italiana, in attivo, senza alcuna ragione industriale, se non quella di pagare meno i lavoratori, trasferisca all’estero le produzioni e che dal Governo non si alzi una voce, si ponga un problema, si metta in atto un’azione di persuasione. Nulla!

Così non è in altri Paesi europei dove gli stessi leader che vengono presi a modello dai politici nostrani si impegnano e muovono le leve del governo per impedire il depauperamento del patrimonio imprenditoriale e produttivo nazionale.

Saremo con voi domani e dopodomani e finché ci sarà da lottare per trovare una soluzione.
Vi saremo accanto, condivideremo con voi le future scelte e le future azioni.

Oggi, primo maggio, festa dei lavoratori, rinsaldiamo questo legame e questa promessa.
Susanna Camusso
Segretario Generale CGIL
Portella della Ginestra, 1 maggio 2017