Primo Maggio Festa internazionale del lavoro. Le iniziative in Lombardia

in UFFICIO STAMPA

LAVORO, LE NOSTRE RADICI, IL NOSTRO FUTURO. QUESTO LO SLOGAN SCELTO DA CGIL CISL UIL PER IL PRIMO MAGGIO 2017. LE MANIFESTAZIONI IN LOMBARDIA.

Lavoro: le nostre radici, il nostro futuro sarà la parola d’ordine dei tre sindacati confederali che quest’anno celebreranno il Primo Maggio con i tre segretari generali Camusso, Furlan e Barbagallo a Portella della Ginestra, in provincia di Palermo, a 70 anni dallo storico e tragico eccidio. Nel pomeriggio a Roma, in Piazza San Giovanni in Laterano, si svolgerà il tradizionale ‘Concertone’, promosso da Cgil, Cisl e Uil.

Ma anche in tutta la Lombardia si svolgeranno i tradizionali cortei e le manifestazioni unitarie che ogni anno celebrano la Festa dei lavoratori.

Questo l’elenco delle manifestazioni unitarie in Lombardia:

Bergamo: Ore 9:00 ritrovo in Piazzale Marconi. Ore 9:30 corteo per le vie di Bergamo. Ore 11:00, a nome di Cgil Cisl Uil, intervento di Rocco Palombella, segretario generale Uilm.  Volantino

Brescia: ore 9:30 Piazzale Garibaldi, ore 11:00 Piazza della Loggia. Interventi di delegati Cgil e Uil. Conclusioni di Ugo Duci segretario generale Cisl Lombardia.  Volantino

Como: ore 10 in Piazza Martinelli Cgil Cisl Uil incontrano i candidati sindaco di Como: Fabio Aleotti, Celeste Grossi, Mario Landriscina, Bruno Magatti, Alessandro Rapinese, Maurizio Traglio. Modera il confronto Enrico Marletta giornalista de “la Provincia”. Volantino

Lecco: dalle ore 16 in Piazza Cermenati si inizia con il concerto di un gruppo di migranti. Sono poi previsti gli interventi istituzionali e sindacali, con il Sindaco Virginio Brivio, delegate e delegati e Rita Pavan a nome delle tre segreterie Cgil Cisl Uil. Alle 17 salirà sul palco il gruppo “Biglietto per l’inferno”. Durante tutto il pomeriggio saranno presenti i gazebo dei tre sindacati e, sul lungolago, saranno distribuiti i volantini per la Festa del lavoro.  Alle 15 sarà depositata una corona di fiori insieme all’Amministrazione comunale davanti al Monumento ai caduti sul lavoro in largo Caleotto. Volantino

Lodi: 9:30 – 12:30 al Circolo Archinti iniziativa “Lavoro nel lodigiano: quale futuro?”. Con Franco Stasi, segretario generale Camera del Lavoro, Elena Rita Maga, Cisl, Luigi Galante, Uil, Andrea Bossi, Acli, Mauro Soldati, presidente Provincia di Lodi. Intervengono i candidati sindaco al Comune di Lodi. Coordina Lorenzo Rinaldi, giornalista.
La manifestazione sarà accompagnata dalle melodie del coro “Monte Alben”. Volantino

Legnano (Ticino Olona): Ore 10 Manifestazione da Piazza Monumento. Interventi di Cgil, Cisl, Uil. Alle 11.30 spettacolo Zelig in Piazza San Magno con Chicco Paglionico, Fausto Solidoro, Silvio Cavallo. Volantino

Mantova:
SUZZARA ore 9.30 concentramento ai giardini Cadorna; rinfresco; distribuzione
ai bambini dei palloncini 1°maggio – distribuzione garofano rosso.  Ore 10.00 deposizione del garofano al Monumento “caduti sul lavoro”. Ore 10.15 corteo di lavoratrici, lavoratori e cittadini per le vie della città. Esibizione “Associazione Musicale Banda di Gonzaga”. Ore 10.45 Comizio: Piazza Garibaldi. Saluto del Segretario della Camera del Lavoro, Gianni Nosari – saluto del Sindaco della città di Suzzara, Ivan Ongari, a nome dei comuni di Moglia, Pegognaga, Motteggiana e Gonzaga, presenti con i gonfaloni.  Per Cgil, Cisl, Uil intervento di Pierluigi Rancati, della Segreteria regionale Cisl Lombardia.

SAN BENEDETTO PO ore 10.00 Ritrovo di fronte al Comune (Via Ferri) – esibizione del Corpo bandistico società “Filarmonica Claudio Monteverdi”.  ore 10.30 partenza del corteo per la Residenza Sanitaria Assistenziale (via G. D’Annunzio, 3) e breve sosta in loco con esibizione del Corpo Bandistico. Ore 11.00 Ritorno del corteo di fronte al Comune (Via Ferri) saluto del Sindaco Roberto Lasagna.  Intervento a nome di Cgil, Cisl, Uil di Rita Bonizzi, della Segreteria Cgil di Mantova.
QUINGENTOLE  ore 8.00 Ritrovo a Corte Breda, distribuzione del garofano – tradizionale colazione in piazza con schiacciatine e vino bianco.  Incontro pubblico, partecipa, a nome di Cgil, Cisl, Uil, Enrico Zerbini, della Segreteria Cgil di Mantova.

Castellucchio: Camera del Lavoro di Castellucchio in collaborazione con il circolo cooperativo “La Fratellanza” ore 10.00 piazzale del bar “Il Parco”.  Saranno presenti il segretario Spi Cgil Lega Virgiliana Rolando Caleffi  e il segretario provinciale dello Spi Carlo Falavigna. Nell’occasione avverrà la tradizionale distribuzione dei garofani

Milano: A Milano, il corteo di CGIL, CISL e UIL – aperto dal gonfalone del Comune per celebrare la festa dei Lavoratori sotto lo slogan nazionale – “ Lavoro: le nostre radici, il nostro futuro “ – oltre alla tradizionale manifestazione, quest’anno per la prima volta ospiterà degli artisti inseriti nel circuito del concertone di Roma, i “LA RUA”. Programma della giornata: ore 9.00 Concentramento Corso Venezia – Giardini di Villa Palestro.  ore 9.30 percorso: Via Palestro, Piazza San Babila, Corso Matteotti, Via Case Rotte, Piazza della Scala. ore 11.00 Arrivo in Piazza della Scala. Tre storie che parlano di lavoro e interviste ai tre Segretari Generali CGIL, CISL e UIL – Massimo Bonini, Danilo Galvagni e Danilo Margaritella.  ore 11.30 Concerto: “ LA RUA “ Presenta: Alessandro Braga Giornalista di Radio Popolare. La chiusura della manifestazione è prevista per le ore 13.00.

Monza: Ore 10 Presidio in piazza San Paolo. Musica con il gruppo “Piano che piove”. Comizio conclusivo di Abele Parente Coordinatore Uil Monza a nome di Cgil Cisl Uil Monza Brianza.  Ore 12 Aperitivo con pane e salame a cura della cooperativa “Buoni dentro” Carcere Beccaria di Milano. Volantino

Iseo (Valcamonica-Sebino): ore 9:30 Santa Messa nella Chiesetta del Mercato. Ore 10:00 ritrovo in Piazza Garibaldi e corteo per le vie cittadine, deposizione corona di fiori al Monumento dei Caduti sul lavoro. Saluto del Sindaco di Iseo Riccardo Venchiarutti. Alle 11:00 conclude a nome di Cgil Cisl Uil, Tania Scacchetti della segreteria Cgil nazionale. Ore 11:30 rinfresco al Circolo dei Lavoratori di Iseo. Volantino

Pavia: ore 15.00 in Piazza della Vittoria “Più valore al lavoro!  Diritti | Contrattazione | Occupazione | Pensioni.  Cgil Cisl Uil organizzano il concerto a Pavia presso Piazza della Vittoria.15:55 Reggaemotion (Raggae) 16:50 Pantico (Popolare) 17:45 Sì… Mina (Tributo a Mina) 21:00 Marco Moraca (Pop Rock) 22:00 Corte dei Miracoli (Folk Rock).  Volantino

Varese: ore 9.15 in Piazza della Repubblica, corteo 9.45 Piazza del Garibaldino.  Interventi di delegate e delegati. 11:00 Comizio conclusivo con Domenico Proietti, segretario nazionale Uil.  Musica con Renato Franchi e l’Orchestrina del Suonatore Jones. Volantino

Sondrio: Cgil, Cisl, Uil, Anmil ore 10.00  ricorrenza della Festa del Lavoro presso la Chiesa del Convento Frati Cappuccini di Colda (Montagna in Valtellina). Durante la celebrazione della Santa Messa, verrà esposto ed aggiornato il “Libro della Memoria” con i nomi dei caduti sul lavoro della nostra Provincia nell’anno 2016, di cui nel 2017 ricorre il 50° anniversario.

Seguirà tavola rotonda presso la sala del Convento a cui parteciperanno anche i Segretari generali di Cgil Cisl Uil Sondrio.

 

Milano 27 aprile 2017

 

 

 

STORIA DEL PRIMO MAGGIO

Il 1° Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione.
“Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire” fu la parola d’ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo Maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza.
La storia del primo Maggio rappresenta, oggi, il segno delle trasformazioni che hanno caratterizzato i flussi politici e sociali all’interno del movimento operaio dalla fine del secolo scorso in poi.

Le origini

Dal congresso dell’Associazione internazionale dei lavoratori – la Prima Internazionale – riunito a Ginevra nel settembre 1866, scaturì una proposta concreta: “otto ore come limite legale dell’attività lavorativa”.
A sviluppare un grande movimento di lotta sulla questione delle otto ore furono soprattutto le organizzazioni dei lavoratori statunitensi. Lo Stato dell’Illinois, nel 1866, approvò una legge che introduceva la giornata lavorativa di otto ore, ma con limitazioni tali da impedirne l’estesa ed effettiva applicazione. L’entrata in vigore della legge era stata fissata per il 1 Maggio 1867 e per quel giorno venne organizzata a Chicago una grande manifestazione. Diecimila lavoratori diedero vita al più grande corteo mai visto per le strade della città americana.
Nell’ottobre del 1884 la Federation of Organized Trades and Labour Unions indicò nel 1 Maggio 1886 la data limite, a partire dalla quale gli operai americani si sarebbero rifiutati di lavorare più di otto ore al giorno.

1886: I “martiri di Chicago”

Il 1 Maggio 1886 cadeva di sabato, allora giornata lavorativa, ma in dodicimila fabbriche degli Stati Uniti 400 mila lavoratori incrociarono le braccia. Nella sola Chicago scioperarono e parteciparono al grande corteo in 80 mila. Tutto si svolse pacificamente, ma nei giorni successivi scioperi e manifestazioni proseguirono e nelle principali città industriali americane la tensione si fece sempre più acuta. Il lunedì la polizia fece fuoco contro i dimostranti radunati davanti ad una fabbrica per protestare contro i licenziamenti, provocando quattro morti. Per protesta fu indetta una manifestazione per il giorno dopo, durante la quale, mentre la polizia si avvicinava al palco degli oratori per interrompere il comizio, fu lanciata una bomba. I poliziotti aprirono il fuoco sulla folla. Alla fine si contarono otto morti e numerosi feriti. Il giorno dopo a Milwaukee la polizia sparò contro i manifestanti (operai polacchi) provocando nove vittime. Una feroce ondata repressiva si abbatté contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, le cui sedi furono devastate e chiuse e i cui dirigenti vennero arrestati. Per i fatti di Chicago furono condannati a morte otto noti esponenti anarchici malgrado non ci fossero prove della loro partecipazione all’attentato. Due di loro ebbero la pena commutata in ergastolo, uno venne trovato morto in cella, gli altri quattro furono impiccati in carcere l’11 novembre 1887. Il ricordo dei “martiri di Chicago” era diventato simbolo di lotta per le otto ore e riviveva nella giornata ad essa dedicata: il 1 Maggio.

1890: Primo Maggio, per la prima volta manifestazione simultanea in tutto il mondo

Il 20 luglio 1889 il congresso costitutivo della Seconda Internazionale, riunito a Parigi, decise che “una grande manifestazione sarebbe stata organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente i tutti i paesi e in tute le città, i lavoratori avrebbero chiesto alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore”.
La scelta cadde sul primo Maggio dell’anno successivo, appunto per il valore simbolico che quella giornata aveva assunto.
In Italia come negli altri Paesi il grande successo del 1 Maggio, concepita come manifestazione straordinaria e unica, indusse le organizzazioni operaie e socialiste a rinnovare l’evento anche per 1891.
Nella capitale la manifestazione era stata convocata in pazza Santa Croce in Gerusalemme, nel pressi di S.Giovanni. La tensione era alta, ci furono tumulti che provocarono diversi morti e feriti e centinaia di arresti tra i manifestanti.
Nel resto d’Italia e del mondo la replica del 1 Maggio ebbe uno svolgimento più tranquillo. Lo spirito di quella giornata si stava radicando nelle coscienze dei lavoratori.

1891: la Festa dei lavoratori diventa permanente

Nell’agosto del 1891 il II congresso dell’Internazionale, riunito a Bruxelles, assunse la decisione di rendere permanente la ricorrenza. D’ora in avanti il 1 Maggio sarebbe stato la “festa dei lavoratori di tutti i paesi, nella quale i lavoratori dovevano manifestare la comunanza delle loro rivendicazioni e della loro solidarietà”.

Il Primo Maggio durante il fascismo

Nel nostro Paese il fascismo decise la soppressione del 1 Maggio, che durante il ventennio fu fatto coincidere il con la celebrazione del 21 aprile, il cosiddetto Natale di Roma. Mentre la festa del lavoro assume una connotazione quanto mai “sovversiva”, divenendo occasione per esprimere in forme diverse (dal garofano rosso all’occhiello, alle scritte sui muri, dalla diffusione di volantini alla riunione in osteria) l’opposizione al regime. Il 1 Maggio tornò a celebrarsi nel 1945, sei giorno dopo la liberazione dell’Italia.

1947: L’eccidio di Portella della Ginestra

La pagina più sanguinosa della festa del lavoro venne scritta nel 1947 a Portella della Ginestra, dove circa duemila persone del movimento contadino si erano date appuntamento per festeggiare la fine della dittatura e il ripristino delle libertà, mentre cadevano i secolari privilegi di pochi, dopo anni di sottomissione a un potere feudale. La banda Giuliano fece fuoco tra la folla, provocando undici morti e oltre cinquanta feriti. La Cgil proclamò lo sciopero generale e puntò il dito contro “la volontà dei latifondisti siciliani di soffocare nel sangue le organizzazioni dei lavoratori”.
La strage di Portella delle Ginestre, secondo l’allora ministro dell’Interno, Mario Scelba, chiamato a rispondere davanti all’Assemblea Costituente, non fu un delitto politico. Ma nel 1949 il bandito Giuliano scrisse una lettera ai giornali e alla polizia per rivendicare lo scopo politico della sua strage. Il 14 luglio 1950 il bandito fu ucciso dal suo luogotenente, Gaspare Pisciotta, il quale a sua volta fu avvelenato in carcere il 9 febbraio del 1954 dopo aver pronunciato clamorose rivelazioni sui mandanti della strage di Portella.