Mai più morti, mai piu’ violenza: regole, diritti, legalità, democrazia. Sono stati migliaia i lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione per lo sciopero dei lavoratori del settore merci, logistica e cooperative della Lombardia

in UFFICIO STAMPA

Mai più morti, mai piu’ violenza: regole, diritti, legalità, democrazia Sono stati migliaia i lavoratori che hanno partecipato oggi alla manifestazione per lo sciopero dei lavoratori del settore merci, logistica e cooperative della Lombardia, indetto da Filt, Fit, Uiltrasporti regionali. Nella mattinata, a partire dalle 10.30, un corteo ha raggiunto da Piazza San Babila la Prefettura di Milano, dove si è svolto un presidio per chiedere regole, diritti e legalità. La mobilitazione ha preso le mosse dal tragico incidente sul lavoro che il 14 settembre era costato la vita a un dipendente della GLS di Piacenza, quello che le organizzazioni sindacali di categoria hanno definito “l’ennesimo e gravissimo episodio nel settore della Logistica. Anche la violenza esercitata contro un delegato della Fit Cisl, socio lavoratore di una cooperativa del mantovano, picchiato a sangue dal responsabile della cooperativa stessa solo per avere appeso il volantino di proclamazione dello sciopero di oggi, è stata richiamata come una delle ragioni della mobilitazione. Filt, Fit e Uiltrasporti della Lombardia, con la manifestazione di oggi hanno chiesto, come fanno da tempo, che le istituzioni e le Associazioni datoriali diano risposte ai problemi legati alla precarietà e alle condizioni di lavoro di migliaia di uomini e di donne che, con ritmi di lavoro massacranti e retribuzioni inadeguate, sottoposti al ricatto della perdita del posto di lavoro nel sistema degli appalti e subappalti, operano spesso in assenza delle misure minime di sicurezza. Un altro elemento centrale della mobilitazione di oggi è quello della legalità e della trasparenza, in un settore dove è diffuso il caporalato e che si presta come terreno fertile per le infiltrazioni della criminalità organizzata. Fatti come quelli di Piacenza e di Mantova non dovranno ripetersi più, e con la manifestazione e lo sciopero di oggi le categorie dei trasporti dei sindacati confederali, sottolineando la distanza con chi trae spunto da fatti come questi per cavalcare la rabbia a scapito delle leggi che tutelano il diritto dei lavoratori a scioperare rispettando le regole, hanno chiesto un confronto urgente con gli organi preposti all’Ordine Pubblico, le Prefetture e le Istituzioni a livello regionale, per assumere l’impegno comune a costruire un sistema di regole e di vigilanza condiviso.

Milano 30 settembre 2016