Lo stress in Polizia. L’impatto salute e benessere dei lavoratori di Polizia

in UFFICIO STAMPA

 

Milano, 24 novembre 2016 – Affollatissimo convegno stamane a Milano, con una partecipazione davvero straordinaria, dal titolo “Lo stress in Polizia”. L’impatto dello stress lavoro correlato sulla salute e sul benessere dei lavoratori di Polizia all’Auditorium “Marino” – Reparto Mobile di via Cagni.

Dopo l’introduzione del Daniele BENA, Segretario Generale Silp CGIL Lombardia, che ha affidato la presidenza del convegno a Graziella CARNERI Segreteria CGIL Lombardia, hanno portato il loro saluto il Prefetto di Milano Alessandro MARANGONI, il Questore di Milano Antonio DE IESU, Riccardo CACCIANINI del Dirigente Reparto Mobile di Milano e Carmelo ZAPPARRATA, Segretario Generale Silp CGIL Milano. Sono seguiti poi gli interventi di Nicola MAGNAVITA dell’Istituto di Sanità Pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, di Sergio GARBARINO del Servizio Sanitario Polizia di Stato. Dipartimento di Neuroscienze Università di Genova, Francesco CARRER Criminologo – esperto Consiglio d’Europa (che insieme hanno scritto il libro “Lavorare in Polizia: stress e burnout” Franco Angeli Editore), di Elena LATTUADA, Segretario Generale CGIL Lombardia e di Nicola ROSSIELLO Responsabile Dipartimento Nazionale Sicurezza sul Lavoro Silp CGIL. Presenti anche i questori di Bergamo Fabiano e il questore di Verbania Campagnolo.    Le conclusioni sono state tratte da Daniele TISSONE, Segretario Generale nazionale Silp CGIL.

Cos’è lo stress e come influisce sulle esistenze e sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori di Polizia?

Il tema è stato affrontato in modo approfondito sia sul piano scientifico che su quello più propriamente sindacale.

L’attività lavorativa degli operatori di polizia, ha sottolineato il segretario generale del Silp Cgil Lombardia Daniele Bena, registra crescenti difficoltà. Ai fenomeni tradizionali si sono aggiunti fenomeni nuovi come quello delle problematiche legate all’immigrazione, manifestazioni che richiedono imponenti servizi di ordine pubblico, la minaccia terroristica, gli infiniti interventi che vengono richiesti in una società nella quale la conflittualità è crescente.

Al maggior impegno richiesto in un quadro già caratterizzato da turni di lavoro molto particolari, da un’accentuata rigidità, con vincoli burocratici e giuridici, dalla mancanza di una valorizzazione dei meriti individuali, si è sommato un continuo ridimensionamento delle risorse che ha portato ad un aumento dell’età media, ad un mancato turnover, il tutto in un quadro di forte svalutazione del lavoro pubblico e quindi anche di quello degli operatori di polizia.

Come viene ricordato nel libro dal titolo”Lavorare in Polizia”: “stress e burnout” scritto da Francesco Carrer e Sergio Garbarino, esperti in questo campo, l’ambiente di lavoro, la sua salubrità, la pulizia e la manutenzione sono importanti per salute e igiene dei lavoratori, ma anche per tutelare la loro dignità personale, rafforzando le loro motivazioni lavorative  e dando una immagine positiva ai cittadini.

Per questo il Silp, insieme alla CGIL aveva avanzato una proposta in merito ad un nuovo assetto dell’organizzazione delle forze dell’ordine che vedesse una progressiva unificazione delle forze a competenza generale – polizia e carabinieri- e una maggior valorizzazione delle competenze specifiche in una società moderna del Polizia penitenziaria, della Guardia di finanza e del Corpo forestale dello stato.

Le scelte ad oggi sono state altre, come ha dimostrato l’annessione del Corpo forestale dello stato nell’Arma CC, e la scelta di mantenere l’attuale assetto premia i progetti delle gerarchie militari, svilisce il ruolo dell’Autorità di PS, incidendo negativamente sul servizio offerto ai cittadini e sulle condizioni di lavoro dei nostri operatori.

Le condizioni di vita, di salute e di lavoro, la sicurezza sul lavoro e la salute degli operatori costituisce una priorità per il Silp, insieme alle tradizionali rivendicazioni salariali e professionali.

Gran parte del personale della Polizia lavora in condizioni psicologiche che incidono sulla loro salute; e anche il tema dei suicidi, del quale il Prefetto Marangoni si è molto occupato, è stato affrontato senza reticenze.

Per Elena Lattuada “Costruire consapevolezza sui temi della salute e del benessere della persona fa crescere consapevolezza e riporta al centro i temi troppo spesso dimenticati legati ai migliori momenti del movimento sindacale. Quando si teorizzava e si praticava la non monetizzazione della tutela della  salute. Da alcuni anni il tema è scivolato in un’area di marginalità. La consapevolezza dell’essere e del benessere sono il primo passo per agire sindacalmente sulla tutela contrattuale e sono inclusivi di ogni processo di cambiamento”.

“Il lavoro in Polizia è particolarmente stressante – ha detto il segretario generale del Silp Cgil nazionale Daniele Tissone concludendo il convegno – soprattutto durante l’attività di routine dei Poliziotti a causa della mancanza di mezzi, per la scarsità di strumenti tecnologici e durante l’attività di servizio spesso sottoposta a pesanti turnazioni legate alle molteplici situazioni emergenziali che essi devono, quotidianamente affrontare. Come Silp Cgil crediamo che i tempi siano maturi per concretizzare quanto sviluppato nelle recenti ed innovative “Linee Guida per la Sorveglianza Sanitaria degli Operatori dei Corpi di Polizia” prodotte dalla Società italiana di Medicina del Lavoro la cui stesura ha visto il fondamentale contributo anche di alcuni nostri medici.

Dobbiamo intervenire operativamente per prevenire i principali rischi professionali a cui è esposto il nostro personale: il rischio cardiovascolare (ipertensione, infarto, morte improvvisa ecc.); metabolico (obesità, ipercolesterolemia, diabete ecc.); lo stress lavoro-correlato che favorisce nel tempo non solo l’insorgenza di disturbi psichici (ansia, depressione, disturbi del comportamento ecc.) ma anche aggrava le stesse patologie cardiovascolari e metaboliche sopra menzionate e contribuisce ad aumentare la vulnerabilità del poliziotto a tutte le altre patologie (esempio: ulcera gastrica, coliti, malattie tiroidee fino alle patologie tumorali).

Tutto questo ormai non è più una scelta, ma per noi è divenuta una priorità socio-sanitaria ineludibile, a fronte dello straordinario innalzamento dell’età media degli operatori della Polizia di Stato nonchè delle mutate condizioni di servizio, vedi migrazioni di massa, terrorismo internazionale, aumento esponenziale delle tensioni sociali legate principalmente ad una crisi economica senza fine”.

Milano 24 novembre 2016

 

 

Programma del convegno

Convegno organizzato da SILP-CGIL Lombardia e CGIL Lombardia

I temi affrontati “Lo stress lavoro correlato”, “Lo stress da Servizio” e  presentazione del libro “Lavorare in Polizia: stress e burnout”

Partecipano, tra gli altri, Elena Lattuada Segretario generale e Graziella Carneri della Segreteria CGIL Lombardia

 

Giovedì 24 novembre Giovedì ore 9.30-13.30 Auditorium “Marino” – Reparto Mobile – via Cagni, 21- Milano

Introduzione

Daniele BENA Segretario Generale Silp CGIL Lombardia

 

Saluti 

Alessandro MARANGONI Prefetto di Milano

Antonio DE IESU Questore di Milano

Riccardo CACCIANINI Dirigente Reparto Mobile di Milano

Carmelo ZAPPARRATA Segretario Generale Silp CGIL Milano

 

Presiede Graziella CARNERI Segreteria CGIL Lombardia

 

Intervengono:

Nicola MAGNAVITA Istituto di Sanità Pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma | Relazione “Lo stress lavoro correlato”.

Sergio GARBARINO Servizio Sanitario Polizia di Stato. Dipartimento di Neuroscienze Università di Genova | Relazione “Lo stress da Servizio”,

Francesco CARRER Criminologo – esperto Consiglio d’Europa

Elena LATTUADA Segretario Generale CGIL Lombardia

Nicola ROSSIELLO Responsabile Dipartimento Nazionale Sicurezza sul Lavoro Silp CGIL

 

Conclusioni

Daniele TISSONE Segretario Generale nazionale Silp CGIL