Liste d’attesa nella sanità: primi passi con le regole di sistema 2019 della Regione. Proseguire sulla strada intrapresa

in UFFICIO STAMPA, Welfare e Sanità

Dichiarazione del Segretario generale della CGIL Lombardia Elena Lattuada

Le liste di attesa in sanità sono uno dei problemi più sentiti dai cittadini lombardi. Per le persone che dispongono di minori risorse o sono in condizione di fragilità sociale costituiscono una delle difficoltà più serie nell’accesso alle prestazioni che garantiscono il diritto alla salute.

Per contro, sono uno dei principali motivi del ricorso alla spesa privata, spesso non intermediata, per chi dispone di risorse proprie. Per una sanità che ama definirsi di eccellenza questo è uno dei punti deboli.
L’accesso alle prestazioni e le liste d’attesa sono un capitolo importante nella piattaforma sulla sanità lombarda che nel 2018 abbiamo presentato all’Assessore al Welfare e sono anche al centro di confronti a livello locale tra le nostre strutture, le ATS e le ASST.

Le azioni previste da Regione Lombardia nelle Regole di Sistema 2019, di cui tanto si è parlato in questi giorni – dice Elena Lattuada, segretario generale di CGIL Lombardia -, non discusse e condivise con il sindacato confederale, ci sembrano però un primo passo nella giusta direzione. Si tratta di interventi sperimentali e parziali, che riguardano i primi accessi ad alcune prestazioni e le agende per i pazienti cronici che hanno aderito alla presa in carico. Interessano solo due ATS, Milano e Brescia. Colgono la necessità di orientare il sistema sociosanitario lombardo e di definire una governance coerente con gli obiettivi dichiarati nel Piano Regionale di Sviluppo.

Chiediamo a Regione Lombardia di promuovere il confronto nei territori sui piani operativi predisposti dalle ATS coinvolte e di ampliare le dotazioni finanziarie in modo da estendere queste misure e garantirne la sostenibilità nel tempo.

Milano 6 febbraio 2019