La CGIL Lombardia a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta per conquistare il contratto nazionale, a difesa della dignità e per la sicurezza nei luoghi di lavoro

in UFFICIO STAMPA

Proseguono, in Lombardia come su tutto il territorio nazionale, le mobilitazioni che a partire da oggi e nei prossimi giorni vedranno impegnate unitariamente le categorie, per i rinnovi contrattuali e per riaffermare la dignità del lavoro e il diritto alla salute e alla sicurezza.

Sono oltre otto milioni le lavoratrici e i lavoratori italiani in attesa di rinnovare il proprio Contratto nazionale, dai metalmeccanici al pubblico impiego, dalle attività ferroviarie e del comparto merci e spedizioni alla grande distribuzione organizzata, dal settore energia e petrolio ai tessili al legno-arredo, sia nei comparti industriali che dell’artigianato.

Sottolineiamo in particolare la fermata simbolica di un’ora con presidio delle Ferrovie Nord Milano, per l’ennesimo e grave incidente sul lavoro dei giorni scorsi, che ancora una volta ha visto un lavoratore morire durante lo svolgimento del proprio lavoro ed un altro ancora ricoverato in ospedale.

Questo il calendario: 

Oggi mobilitazione del settore energia e petrolio, accompagnata da presìdi e una diffusa e capillare campagna di assemblee informative in tutti i luoghi di lavoro per il rinnovo del Contratto.

Mobilitazione, sempre oggi, nel settore del legno, mobile e arredo che sciopera contro le assurde condizioni poste da Federlegno, per il rinnovo del contratto collettivo nazionale e la difesa del salario. 

Nei giorni scorsi anche il settore tessile aveva dichiarato otto ore di sciopero proprio sul mancato rinnovo del contratto 2016-2019.

Sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane indetto da Slc, Slp, Failp, Confsal e Ugl per il 4 novembre con manifestazione a Milano contro il progetto di privatizzazione.

Le categorie degli edili  hanno proclamano per lunedì 7 novembre un’ora di stop per tutto il settore per protestare contro il continuo aumento degli infortuni sul lavoro: ad ottobre 2016 gli incidenti sono aumentati del 27% rispetto al 2015, focalizzata in particolare sui lavoratori over 60. “Inaccettabile” affermano le categorie “Bisogna intervenire subito per fermare questa vera è propria strage di innocenti”

Mobilitazione il 7 novembre, con presidio alle 14 a Roma, sotto il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle lavoratrici e dei lavoratori dei Centri per l’Impiego, chiamati alla protesta in piazza da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl contro la precarietà diffusa e “la drammatica situazione in cui versa un servizio fondamentale per i cittadini, ormai al collasso e che è lasciato alla deriva dalle istituzioni coinvolte”.

In particolare per le categorie dei pubblici dipendenti  il Governo deve affrontare il nodo dei contratti finanziandoli nella legge di bilancio:  attualmente ci sono 300 milioni, mentre le organizzazioni sindacali hanno calcolato, per l’adeguamento dei salari, un fabbisogno di 7 miliardi.

Lotte ed iniziative unitarie, quanto mai importanti oggi per riaffermare il diritto al lavoro, alla sicurezza, alla dignità, per un giusto salario. E con questo spirito e con queste parole d’ordine la Cgil Lombardia e tutto il sindacato confederale sarà nelle piazze, nelle assemblee, nei luoghi di lavoro a sostenere le giuste rivendicazioni

Milano 28 ottobre 2016