Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Il racconto e l’analisi

in Legalità, UFFICIO STAMPA

Flai e Fillea analizzano le nuove norme sul reato di intermediazione illecita e sfruttamento in un attivo a Milano

Mercoledì 4 aprile, dalle ore 9,30 presso la Camera del Lavoro di Milano, in Corso di Porta Vittoria 43, si svolgerà un attivo dei segretari generali delle strutture territoriali della FLAI e della FILLEA delle regioni Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle D’Aosta per riflettere e analizzare i contenuti legislativi inerenti alle norme di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (legge 199 del 2016).
Raccontare e analizzare i casi concreti di sfruttamento di manodopera, di intermediazione illecita e di caporalato con le norme attualmente in vigore e cogliere le maggiori tutele oggi esigibili, aiuta il funzionario sindacale che frequenta i campi e i cantieri a contrastare l’atavico fenomeno.

Tra le novità introdotte dalla legge, quella più rilevante è rappresentata dalla punibilità del datore di lavoro colpevole dello sfruttamento dei lavoratori approfittando del loro stato di bisogno.

I volti e i modi dello sfruttamento della manodopera hanno una trasformazione talmente rapida che per un sindacato che frequenta tutti i giorni i luoghi di lavoro, impongono l’esigenza di interrogarsi sempre per essere efficace nella tutela di chi suda salario nei campi e nei cantieri.

Nel comparto edile il reclutamento della manodopera via whatsapp con tariffe pre-determinate in relazione ai lavori che un lavoratore svolge, l’utilizzo improprio del distacco per eludere la responsabilità in solido hanno svuotato le piazze e riempito i cellulari dei caporali.
Nel comparto agricolo l’esternalizzazione dei lavori prettamente stagionali (es. la vendemmia o la raccolta di prodotti) a soggetti terzi ha alimentato i fenomeni di sfruttamento della manodopera.

La discussione sindacale affronterà anche il concetto “indice di sfruttamento” (altra novità importante introdotta dalla legge) che si manifesta quando si registra la sussistenza di una delle seguenti condizioni: reiterata corresponsione di retribuzioni in modo palesemente difforme dai CCNL ed integrativi sottoscritti con le OO.SS. più rappresentative a livello nazionale, reiterata violazione della normativa relativa all’orario di lavoro, sussistenza di violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro e sottoposizione del lavoratore a condizioni di lavoro a metodi di sorveglianza o a situazioni alloggiative degradanti.

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