Ricordando Di Vittorio, 59 anni dopo

in UFFICIO STAMPA

 

Il 3 novembre 1957 muore lo storico dirigente della Cgil. Il viaggio della salma da Lecco a Roma è indimenticabile, a ogni stazione un bagno di folla. Dal Primo Maggio 1945 all’ultimo discorso, un percorso tra gli spunti dedicati alla sua figura

Rassegna.it – di Ilaria Romeo 02 novembre 2016

Il 3 novembre 1957 muore Giuseppe Di Vittorio. Il viaggio della salma, da Lecco a Roma, è indimenticabile. Ad ogni stazione ferroviaria il treno deve sostare più a lungo per la folla che, a pugno chiuso, si riversa nelle piazze a salutare Peppino.

Sette anni prima di Togliatti, 27 anni prima di Berlinguer è il primo vero lutto collettivo della sinistra italiana. “Tutto pare come sospeso – osserva quel giorno Pier Paolo Pasolini – , rimandato: anche io mi ritrovo solo con gli occhi, e come senza cuore, in pura attesa. Ma intanto attraverso gli occhi, il cuore si riempie. Non ho mai visto gente così, a Roma. Mi sembra di essere in un’altra città”.

Dall’appello in difesa degli ebrei italiani contro la svolta razzista di Mussolini del 1938 all’ultimo discorso pronunciato a Lecco poche ore prima della morte; dal ricordo del Primo maggio 1945 (il primo dell’Italia liberata) alle parole di Trentin pochi giorni dopo la sua morte; dai verbali delle riunioni in Cgil nelle calde giornate del 1948, quando si consumò la scissione sindacale, al processo nella riunione della direzione del Pci per la posizione assunta sui fatti d’Ungheria, i testi che segnaliamo a seguire offrono al lettore un’immagine di Di Vittorio a tutto tondo, presentando tutte le sfaccettature di una persona – e di una personalità – amata probabilmente come poche altre nella storia del nostro Paese, cui il sindacato e l’Italia devono molto.

Di Vittorio a fianco degli ebrei italiani

Bruno Buozzi nei ricordi di Giuseppe Di Vittorio

1945: indimenticabile quel Primo Maggio

14 luglio 1948: attentato a Togliatti. Di Vittorio: La CGIL non si tocca!

1950: Buon anno a tutti voi, fratelli lavoratori d’Italia!

Lo Statuto dei diritti dei cittadini lavoratori

Una legge per portare la Costituzione nei luoghi di lavoro

Di Vittorio e la cultura

Quando Di Vittorio rivalutò la figura di Rinaldo Rigola

1953: Il Primo maggio di Giuseppe Di Vittorio

Lettere scarlatte. Un manifesto. I fratelli Rosselli, Di Vittorio, Salvemini, Trentin

Sulla sconfitta nelle elezioni alle commissioni interne Fiat

27 ottobre 1955: bomba a corso Italia

27 febbraio 1956: sessanta anni fa l’ultimo congresso di Giuseppe Di Vittorio

23 ottobre 1956: l’Ungheria e il ruolo di Di Vittorio

Di Vittorio e il ’56 ungherese, la resa dei conti

L’ultimo discorso di Giuseppe Di Vittorio

Bruno Trentin sulla morte di Giuseppe Di Vittorio

I funerali di Giuseppe Di Vittorio nel commento di Pier Paolo Pasolini

La bandiera è caduta, Gianni Toti sulla morte di Di Vittorio

La storia di Rassegna Sindacale: l’addio a Giuseppe Di Vittorio

Ilaria Romeo è responsabile dell’Archivio storico Cgil nazionale