Giù le mani dalla legge 194. Giù le mani dalle donne

in Politiche di genere, UFFICIO STAMPA

Cgil Lombardia e Milano: “Su libertà, salute e incolumità delle donne noi andiamo avanti”

Non faremo passi indietro. Sulla difesa della salute delle donne, sull’accesso all’aborto sicuro, sul diritto a decidere se essere madri e quando attraverso l’educazione alla contraccezione.  Sulle libertà delle donne non si torna indietro, a dispetto di chi scatena campagne ideologiche contro una legge che le donne hanno difeso, votando in maggioranza contro l’abrogazione 37 anni fa.

Siamo pronte a difenderla anche oggi, di fronte alle iniziative – come quella prevista a Milano per sabato prossimo – organizzate dal Comitato NO194 insieme a gruppi di estrema destra, che hanno l’obiettivo di affermare la prevalenza di un presunto diritto di nascita sulla salute e le scelte delle donne, persino nel caso estremo in cui la gravidanza sia conseguenza di una violenza subita.

Vogliamo anzi fare passi avanti. In una regione, come la Lombardia, in cui il rapporto fra abitanti e consultori è inferiore alla media nazionale, in cui l’obiezione di coscienza investe persino la contraccezione, in cui si obbliga al ricovero ospedaliero in caso di ricorso all’aborto farmacologico, noi chiediamo di applicare per intero la Legge 194, intervenendo nelle pratiche concrete che ogni giorno ne ostacolano l’attuazione. Chiediamo di fare passi avanti per sostenere la IVG farmacologica come accade negli altri paesi europei, di garantire la presenza necessaria di personale non obiettore in tutte le strutture accreditate della Lombardia, di garantire l’azione di educazione alla sessualità consapevole e alla contraccezione.

Sulla libertà, la salute e l’incolumità delle donne noi andiamo avanti.

 

Lo speciale della Cgil Lombardia a 40 anni dall’approvazione della legge 194