Ennesimo scandalo nella sanità lombarda: necessario non solo intensificare i controlli ma anche rafforzare la governance sulle filiere delle forniture

in UFFICIO STAMPA

Per Cgil Cisl Uil della Lombardia l’inchiesta della Procura di Monza, che ha condotto all’arresto di tre medici e alla detenzione domiciliare di altri nove con l’accusa di aver ricavato consistenti vantaggi economici da interventi alle anche e alle ginocchia abnormi nel numero ed effettuati con materiale protesico scadente, inquieta ed indigna.

Indigna perché ancora una volta la tutela della salute, e particolarmente di pazienti fragili, risulterebbe inquinata e distorta da interessi economici illeciti, ed inquieta per le dimensioni, per le conseguenze sulla salute delle persone, per la persistenza in ambito sanitario di condotte criminali e per l’insufficiente adeguatezza dei controlli.

Fermo restando che seguiamo con interesse lo sviluppo delle indagini, occorre riflettere sul tema dei controlli.

Occorre che la governance della Dgr Welfare e i controlli delle Ats si rafforzino e intensifichino, in particolare nei punti del sistema sociosanitario che è ormai accertato siano più esposti all’illegalità.

La filiera degli appalti e delle forniture degli erogatori privati accreditati è, con evidenza, l’ambito nel quale è necessario adottare iniziative che riducano a priori le possibilità di questi fenomeni, oltre a rafforzare e intensificare i controlli per renderli efficaci sistemi di deterrenza. Chiediamo a Regione Lombardia di impegnarsi su questo a fare molto di più.

Esprimendo la massima solidarietà ai pazienti danneggiati da questa vicenda, Cgil Cisl Uil continueranno a seguirne gli sviluppi con grande attenzione: la salute è un bene primario che deve essere tutelato con il massimo di legalità e rigore.

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