Da Expo 2015 a Mind. Contrattare il lavoro futuro

in UFFICIO STAMPA

Si è tenuto mercoledì 30 maggio a Milano il convegno della Cgil Lombardia e Cgil Milano “Da Expo 2015 a Mind. Contrattare il lavoro futuro”.

Certamente non rituale il saluto del sindaco di Milano Beppe Sala che ha illustrato i progetti che si vanno realizzando nell’area ex Expo, sottolineando l’impulso che la città ha ricevuto da quell’evento e come questa crescita venga riconosciuta anche in ambito internazionale.

“Oggi parlo come sindaco di Milano ma in particolare come chi ha gestito Expo. Garantisco la piena riuscita di questo progetto e mi auguro che lo spirito che ha accompagnato tutta l’esperienza Expo possa guidare anche MIND”.

Giovanni Minali della Cgil Lombardia è entrato nel merito del progetto di sviluppo che interesserá vari soggetti della realtá milanese, a partire dall’Universitá e da enti ospedalieri come il Galeazzi, fino a tutto quanto afferirà alla realizzazione del Mind: Milano Innovation District. Progetto che coinvolgerá migliaia di dipendenti, oltre che decine di migliaia di cittadini.

“Questo panorama – ha sottolineato Giovanni Minali – presuppone un livello avanzato di contrattazione che garantisca le lavoratrici e i lavoratori che si trasferiranno o cominceranno a lavorare nell’area, a partire dall’istituzione di un Osservatorio paritetico specifico sul mercato del lavoro nel Mind che apra un processo di relazioni sindacali mature e sia sede di confronto permanente e di regia sulle condizioni di lavoro e salariali all’interno del sito”.

Alle istituzioni si chiede di accompagnare concretamente questo processo, a partire dal tema della mobilità e dell’unificazione delle tariffe dei trasporti. Non si tratterà di un semplice trasloco ma  nascerà una vera e propria cittadella.

L’ad di Arexpo Giuseppe Bonomi – elemento che merita una sottolineatura – ha accolto pienamente la proposta avanzata dalla Cgil sul terreno della contrattazione.

“Da quell’area – ha detto il segretario generale della Camera del Lavoro di Milano Massimo Bonini – può venire un forte messaggio di inclusione. Importante per noi dare un segnale sul tema della casa e dei servizi anche pubblici, dell’intrattenimento in un quadro di innovazione, dei trasporti pubblici dal punto di vista tariffario. Non si può creare un’isola, magari anche felice, che però non ha collegamenti col resto della città”.

L’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano Pierfrancesco Maran ha auspicato che con la nascita di nuove imprese nel sito Mind si innalzi il livello dei salari, considerando che Milano, notizia di oggi, è una fra le città più care nel panorama internazionale.

Il Vicepresidente della Regione Lombardia, nonché assessore all’Innovazione Fabrizio Sala, chiamato in causa soprattutto sul tema delle tariffe e dei trasporti, ma anche degli investimenti su ricerca e innovazione, si è limitato a rispondere che Mind è parte di un progetto più ampio di Zes, zona ad economia speciale, che rende il confronto di livello internazionale.

Cogliendo il consenso riservato dagli interlocutori alle proposte del sindacato, il segretario generale della Cgil Lombardia Elena Lattuada ha sottolineato come Mind debba caratterizzarsi sul piano dei contesti, della condizione, della qualità.

“La vera scommessa – ha detto Lattuada – non è quella di condizioni fiscali particolari per questa zona, ma quella di essere attrattiva dal punto di vista della qualità del lavoro, degli investimenti, dell’innovazione che lì si produce, e le sinergie in fase di realizzazione sono una vera e propria chiave di volta per rendere praticabile questo progetto. E’ importante, per un’organizzazione sindacale con una grande storia come la nostra, accettare la sfida dell’innovazione, non lasciando solo alla rappresentanza di impresa un polo che prova a coniugare investimenti pubblici e privati con una diversa qualità del vivere sociale; un’esperienza che sia paradigmatica per cambiare la condizione urbana di questa regione, costruendo una condizione di benessere per chi vive in quel sito, chi ci lavora e chi ci studia. In Mind c’è poi la possibilità non solo di costruire un campus universitario pubblico, ma anche di farne un luogo di ricerca e di innovazione. Abbiamo molto apprezzato tutto quanto è stato detto oggi: noi faremo da pungolo e da stimolo affinché le cose qui dette oggi trovino una reale applicazione in un progetto comune condiviso”.

 

I numeri e la visione di Mind. Slide presentate al convegno Cgil Lombardia – Cgil Milano

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