Cgil Bergamo, firmato protocollo su difesa delle donne

in UFFICIO STAMPA

Aiuto Donna, CGIL, CISL e UIL di Bergamo e la Consigliera di Parità della Provincia insieme per un nuovo protocollo

Alle vittime di violenza un’opportunità per far ripartire la propria vita, anche con il lavoro.
Gagni e Toscano: “Anche la CGIL con SOL impegnata per fare al meglio la propria parte”

CGIL Bergamo, giovedì 24 novembre 2016

Per le donne che hanno subito violenza si amplia e si consolida la “rete” di protezione sul territorio di Bergamo: è stato infatti siglato oggi pomeriggio in Provincia un innovativo Protocollo d’intesa tra l’Associazione Aiuto Donna, i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL di Bergamo e la Consigliera di Parità della provincia. Obiettivo: fornire un sostegno concreto e operativo nella ricerca di lavoro e nella conoscenza di tutte le opportunità formative e professionali presenti sul territorio.

Alle donne vittime di violenza verrà proposto un servizio di accoglienza e informazione attraverso colloqui orientativi, finalizzati ad esempio alla redazione del curriculum vitae, all’individuazione del fabbisogno formativo e di orientamento a corsi di formazione professionale.

“Oggi ha trovato un approdo concreto il percorso avviato grazie alla richiesta iniziale rivolta a noi sindacati da parte dell’associazione Aiuto Donna” ha spiegato, dopo la firma, Luisella Gagni della segreteria provinciale della CGIL. “Da parte nostra, ci siamo messi a disposizione attraverso i nostri Sportelli Orientamento Lavoro (per la CGIL con SOL) per un primo incontro conoscitivo e di ascolto della persona interessata all’interno della sede dell’associazione Aiuto Donna, in via San Lazzaro. Quella di recarci direttamente nella sede dell’associazione è una novità importante a cui teniamo molto: si tratta di incontri in un ambiente protetto, ben conosciuto dalle persone a cui daremo una mano a mettersi in gioco all’interno del mondo del lavoro”.

La Consigliera di Parità della provincia di Bergamo si impegna a vigilare sia sugli interventi  dei firmatari nonché sul rispetto dei contenuti del Protocollo e a promuovere momenti di formazione, informazione, anche tramite seminari, sul tema del contrasto alla violenza, sulla cultura del rispetto della persona e dell’orientamento al lavoro.

“Quando si è profilata la possibilità di collaborare con l’Associazione Aiuto Donna a noi è sembrato naturale che per la CGIL venissero impiegate l’esperienza e la struttura di SOL, lo Sportello Orientamento Lavoro” ha aggiunto Marco Toscano, coordinatore di SOL e segretario generale di NIDIL-CGIL provinciale. “Siamo pronti a incontrare persone, donne che hanno dovuto attraversare momenti difficili di violenza, e che abbiano oggi la necessità di orientarsi sul territorio, per tornare ad affacciarsi al mondo del lavoro, per cogliere tutte le occasioni formative esistenti, per usufruire della Dote Unica Lavoro, nella consapevolezza che chi si rivolge ad Aiuto Donna porta con sé specifiche fragilità. Per questo, faremo di tutto per fornire un aiuto davvero concreto e fare la nostra parte. Quella offerta dal Protocollo, tra l’altro, ci sembra anche un’ottima occasione di crescita personale dei nostri operatori: l’Associazione Aiuto Donna si è infatti impegnata a dare un supporto nelle attività di formazione del personale addetto agli Sportelli Lavoro dei sindacati in modo da  rispondere alla specificità richieste dal servizio di sostegno alle vittime di violenza”.