Case popolari, nuove regole. Cgil e Sunia Lombardia: riacutizzato il disagio abitativo

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Approvata la nuova legge regionale per i servizi abitativi. Per la Confederazione e il sindacato degli inquilini si tratta dell’ennesimo e poco credibile annuncio di svolta di Regione Lombardia

“Favorire senza discriminare è un ossimoro nei fatti. Così come è criticabile annunciare ‘il giorno di svolta per il sistema Aler’”. Così la Cgil Lombardia e il Sunia regionale a commento dell’approvazione del regolamento della nuova legge regionale per i servizi abitativi.

“Già nel dicembre 2013, quando la Giunta Maroni fece approvare la Legge regionale n.17 sul riaccorpamento delle Aler, si inneggiò alla svolta”, ricordano i sindacati.

“Da allora la condizione dell’edilizia residenziale pubblica in Lombardia è peggiorata. Lo dicono i fatti: l’aumento della domanda e le scarse assegnazioni di alloggi”.

“La legge regionale n. 16 pubblicata lo scorso luglio e il relativo regolamento accessi e permanenza, approvato oggi dalla giunta, non migliorano affatto la condizione sociale dell’abitare sociale in Lombardia”.

“Nonostante la tenuta del tavolo regionale di confronto sindacale, i contenuti del regolamento hanno seguito l’onda ideologica della giunta regionale, conferendo al testo regolamentativo una valenza applicativa della Legge difficile da implementare, che produrrà solo grande disorientamento ed effetti discriminatori”.

“Inoltre – concludono Cgil e Sunia – le grandi somme di risorse finanziarie annunciate da diverso tempo dall’assessore Sala non sono affatto credibili”.