Candy: Camusso, Mise garantisca accordo e tuteli produzione e lavoro nel settore

in UFFICIO STAMPA

Roma, 1 ottobre – “È ora che il Governo, anche nei confronti delle politiche industriali e della salvaguardia delle produzioni e del lavoro, passi dalla propaganda ai fatti. È il momento di invertire una strada che, sino ad oggi, ha fatto perdere al sistema produttivo italiano aziende e marchi importanti. Come la Candy, ultimo gruppo italiano del settore dell’elettrodomestico in Italia, venduto alla multinazionale cinese Haier”. Così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

“Una vendita – spiega Camusso – avvenuta nonostante l’ennesimo accordo di ristrutturazione stipulato con le organizzazioni sindacali, che, dopo le tante riorganizzazioni, prevede chiusure di stabilimenti e relativi licenziamenti, investimenti produttivi e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali per l’azzeramento degli esuberi”.

“Il Mise – prosegue il segretario generale della Cgil – deve ora garantire non solo il rispetto di quell’accordo, soprattutto in materia di investimenti e volumi produttivi, ma una politica di tutela delle produzioni e del lavoro di questo settore nel nostro Paese. Un settore che in questi anni ha avuto continue e significative riduzioni, nonostante il mercato interno non sia venuto meno”.

“Se i processi di internazionalizzazione del settore appaiono l’unica strada seguita – conclude Camusso – tutto ciò non può avvenire senza un intervento deciso del governo italiano teso a salvaguardare lavoro e produzioni nel nostro Paese”.