Buon Lavoro. Il futuro non è alle porte: è già qui

in UFFICIO STAMPA

Elena Lattuada: “Dobbiamo essere capaci di essere attori e protagonisti”

 

Fare contrattazione nel pieno della rivoluzione digitale è il compito che attende il sindacato. Intorno ci sono nuove forme di lavoro, spesso sfruttate e sottopagate. Quindi ci sono anche vecchi problemi. Da affrontare con modalità nuove in una società che cambia.

Le trasformazioni nel mondo del lavoro sono state al centro della Conferenza di Programma della Cgil, la quarta in quasi trent’anni di storia del sindacato, quest’anno organizzata al Teatro Dal Verme di Milano alla presenza di 800 delegati e dirigenti sindacali.

Nella sua relazione introduttiva, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha evidenziato che non si può stare fuori dall’innovazione, che anzi deve crescere e svilupparsi ma senza che sia slegata dai temi della sostenibilità ambientale e sociale, dell’uguaglianza economica e geografica. 

Ad oggi esistono troppi squilibri e troppe forme di sfruttamento. Fabrizio (il nome è di fantasia) è intervenuto alla Conferenza raccontando il suo mestiere, quello di rider. Chiede un contratto collettivo, perchè lui e i colleghi in tutto il paese non ne hanno uno. Il contratto, quindi tutele, diritti, doveri, investimenti, resta al centro dei bisogni dei lavoratori. Ecco perchè la contrattazione non perde importanza ma assume nuovi contorni.

“Dobbiamo puntare a una dinamica qualitativa che veda e risponda ai bisogni del lavoro e del territorio, contrattare lucidamente, comprendendo gli effetti dell’innovazione per ricostruire le risposte”. Così Susanna Camusso, secondo cui è necessario “governare le nuove flessibilità, che impattano con le condizioni reali delle persone e gestire nuove professionalità che cambiano il lavoro”.

Elena Lattuada, segretario generale della Cgil Lombardia, è tornata sul tema, citando il campo della logistica dove “siamo di fronte a una nuova evoluzione che ha portato frammentazione del lavoro”. In Lombardia questa evoluzione non è stata governata. E le differenze si sentono anche sul territorio. “Nella nostra regione molte sono le diversità di opportunità tra i territori e nei territori. Tante eccellenze che da sole non fanno sistema”. La priorità per il sindacato confederale è una: tutelare il lavoro che c’è e che ci sarà. Contrattare, sperimentare. “All’azione contrattuale abbiamo dato una cornice solida che è la Carta dei diritti universali del lavoro“, ha ricordato Lattuada. La #Sfidaxidiritti procede, anche nell’innovazione.

 

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