Dalla fusione tra BPM e Banco Popolare nasce il terzo polo bancario italiano. Popolare.

in UFFICIO STAMPA

Milano, 12 ottobre 2016

Questa è la prima operazione di aggregazione che, nel mettere in atto la riforma delle banche popolari, prova a dare una soluzione industriale alla crisi bancaria e di sviluppo economico che ha colpito il paese in questi ultimi anni.

Ne nascerà la prima banca in Lombardia, con un profondo insediamento nelle regioni più ricche del paese e una rete diffusa  su tutto il territorio nazionale.

Grazie al valore delle relazioni sindacali costruite nel tempo in entrambi gli istituti, in vista della fusione sono state rafforzate le tutele, il welfare e il sistema degli accordi che regolano la vita aziendale e le prerogative di Lavoratrici e Lavoratori.

Anche il lavoro oggi è chiamato a “fare sistema”, ricercare aggregazioni che favoriscano, in una visione prospettica, la tutela dell’occupazione esistente e lo sviluppo di nuova e buona occupazione per i giovani; un welfare aziendale in grado di venire incontro alle esigenze di vita dei dipendenti e delle loro famiglie; relazioni sindacali di qualità, che consentano di mantenere un dialogo sempre aperto con l’azienda, anche conflittuale se necessario, ma all’interno di una cultura del rispetto delle persone e del riconoscimento del valore sociale e individuale del lavoro.

È infine un’operazione che mantiene intatti al proprio interno i valori e la cultura distintivi delle banche popolari: una tradizione di attenzione ai dipendenti, alle famiglie, alle imprese e ai territori.

Per queste ragioni FISAC CGIL sostiene con convinzione la fusione delle due banche popolari: le buone idee uniscono.

 

Gabriele Poeta Segretario Generale Fisac CGIL Milano