Appello per una rapida approvazione della Legge sui Testimoni di Giustizia

in Legalità

Durante l’esperienza del campo di formazione e lavoro per studenti e sindacalisti, promosso dalla CGIL Lombardia sul bene confiscato “Libera Masseria” di Cisliano (Mi) abbiamo conosciuto ed ascoltato la storia di Maria, testimone di giustizia.

Maria ha scelto di partecipare senza scorta al nostro campo. Per una settimana si è sentita “una persona normale”. La sua vita quotidiana, come ci ha raccontato non lo è. A 17 anni ha denunciato il clan che ha ammazzato due suoi fratelli nel paese della Calabria in cui è nata. Da quel momento la sua vita si è fermata. Da circa 20 anni vive con la famiglia in regime di protezione/tutela e ha cambiato più volte identità e luogo di residenza. Per un periodo ha ricevuto un contributo dallo Stato, ora è senza lavoro. Maria si è commossa più volte raccontando la sua storia, e anche chi l’ha ascoltata. Ha detto di non sentirsi una donna coraggiosa, ma che rifarebbe la sua scelta. Una scelta di legalità e di libertà, di una vita che però spesso diventa opaca e sfuggente. I testimoni di giustizia chiedono una giurisdizione diversa, ha raccontato Maria, che non li paragoni ai pentiti, come avviene oggi e che consenta loro di lavorare.

Una nuova proposta di legge contenente misure a favore dei testimoni di giustizia (Disposizioni per la protezione dei testimoni di giustizia AS 2740) già approvata alla Camera e ora è in attesa di essere discussa ed approvata in Senato.

Tutti i campisti hanno condiviso l’importanza di approvare rapidamente questa legge per dare nuova speranza, e nuove possibilità alle vite dei testimoni di giustizia, in particolare attraverso il lavoro. I testimoni di giustizia, secondo gli ultimi dati disponibili sono 78 più i loro congiunti, e rappresentano una fondamentale e insostituibile fonte di conoscenze nel contrasto alle mafie, come ha ricordato di recente il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.

La recente approvazione della riforma del Codice Antimafia, ha rappresentato un risultato di straordinario valore, frutto di una battaglia lunga e complicata, per rafforzare la prevenzione e il contrasto alle mafie e alla corruzione e la CGIL è stata tra i principali protagonisti con la campagna “Io Riattivo il Lavoro” promossa con il sostegno e la partecipazione di un ampio cartello di associazioni.

È sentimento diffuso tra i nostri militanti, volontari e volontarie dei campi della Legalità, che la CGIL continui ad essere vicina a Maria e ai testimoni di giustizia, affinché il lavoro diventi il principale strumento per il loro reinserimento nella vita sociale.

Per questa ragione è importante rilanciare l’impegno per una rapida approvazione della Legge a partire dalla Conferenza Stampa convocata, presso la Federazione Nazionale della Stampa il prossimo 19 ottobre, dalla CGIL insieme a tutte le Associazioni della campagna “Io Riattivo il Lavoro”, per sottolineare  l’importanza della Riforma del Codice Antimafia e per una sua coerente e rapida applicazione.

Dal campo di Lavoro e Formazione

“Lavoro, Diritti, Inclusione: per un uso sociale dei beni confiscati”

“Libera Masseria” 4-8 settembre 2017

Milano, 17 ottobre 2017