Amazon. Filt Cgil: firmato il primo accordo nella pancia del gigante

in UFFICIO STAMPA

Dopo una lunga trattativa, presso i locali della FILT CGIL Milano-Lombardia si è raggiunto un primo accordo per le aziende di trasporto merci della filiera del Colosso dell’E-Commerce Amazon.

La protesta iniziata la mattina dell’11 maggio con lo sciopero e il presidio dei cancelli di Amazon di Origgio da parte dei lavoratori delle aziende, del consorzio e delle cooperative operanti negli stessi, organizzati dalla FILT CGIL, ha portato i suoi frutti.

La condizione degli impianti della filiera Amazon è infatti di diffusa irregolarità, fino ad oggi non erano riconosciute le ore di straordinario, la piena applicazione del Contratto Nazionale della Logistica e del Trasporto Merci, il mancato rispetto della normativa sugli orari di lavoro, l’utilizzo sproporzionato di lavoro part-time.

Con l’accordo raggiunto in serata abbiamo ottenuto l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro del trasporto merci e logistica per tutti i lavoratori presenti sia nell’impianto di Origgio, sia in quello di Milano.

Il riconoscimento del livello contrattuale adeguato alle lavorazioni di quel sito a cui prima venivano applicati i livelli più bassi di diversi Contratti Nazionali con l’unico scopo di contrarre il costo del lavoro.

L’accordo prevede un percorso di normalizzazione e d’implementazione delle condizioni lavorative e contrattuali tra le quali l’impegno a ridurre i contratti part-time e la trasformazione degli stessi in full-time, oggi infatti la presenza di Part Time supera le percentuali sancite dal CCNL Trasporto Merci e Logistica.

Nell’accordo vi è inoltre la trasformazione dei contratti a tempo determinato a tempo indeterminato. Vi è l’impegno immediato alla riduzione dello spezzettamento dei lavoratori nelle varie cooperative e l’assorbimento di tutti i lavoratori della ex coop M e G. riducendo il numero di soggetti oggi operanti nella stessa filiera di appalto.

La FILT CGIL considera l’accordo un passo importante che ha scoperchiato una delle molte situazioni d’irregolarità diffusa in questo settore e soprattutto nel settore della nuova economia. Il settore del trasporto delle merci è in rapida espansione e ha molti punti scuri che sfuggono dai controlli delle autorità ma che i lavoratori vivono sulla propria pelle.

È ora indispensabile un confronto con Amazon Logistics per affrontare una discussione più ampia su tutta la filiera delle aziende che lavorano per l’azienda leader dell’E-Commerce.